Italia Viva e Azione hanno raggiunto l’accordo: correranno insieme per le politiche del 25 settembre.
In mattinata Matteo Renzi e Carlo Calenda si sono incontrati per definire le ultime cose e raggiungere l’accordo. La notizia è arrivata prima di mezzogiorno e subito dopo Matteo Renzi ha pubblicato su Instagram un breve video in cui lui passa la palla ad un compagno durante una partita di calcio mandandolo a segno. Il commento del video è: “Anche in politica servono gli assist”. A breve si avrà la comunicazione ufficiale.
Nel frattempo questa mattina ai microfoni di Rtl 102.5 Carlo Calenda ha detto: “Se darete fiducia a questo terzo polo quello che succederà è che cercheremo di fermare la vittoria di destra e sinistra su una base di proposte di governo concrete che ricalcano l’agenda Draghi, andare a Palazzo Chigi e chiedere a Draghi di rimanere. Se Draghi non vorrà rimanere si dovrà trovare una personalità che sia in grado di portare l’Italia fuori dalle secche in cui è finita”.
Gli ultimi punti definiti dall’alleanza Renzi-Calenda
Il leader di Azione ha parlato degli ultimi giorni definendoli “tumultuosi” e dichiara di aver “imparato che in politica, a differenza delle aziende, finché non hai chiuso non hai chiuso. Vediamo. Ciò che è importante è che si crei un’alternativa a questa situazione” e l’alternativa è proprio il terzo polo nato oggi dalla coalizione Renzi-Calenda. L’accordo era nell’aria e si sapeva che sarebbe arrivato a breve, restavano da decidere solo gli ultimi dettagli.
Tra le ultime questioni da definire quelle legate al simbolo, che secondo le indiscrezioni dovrebbe avere il nome di Calenda in risalto segno della volontà di Renzi di lasciare spazio al suo ex ministro, non senza risentimenti dal suo partito. Un’altra questione era il reddito di cittadinanza, per Renzi da abolire mentre per Calenda da riformare. Per il leader di Azione “ci sono persone che non sono in grado di lavorare e vanno aiutate, vanno portate nelle agenzie private che facciano formazione e colloqui settimanali e se si rifiuta l’offerta si perde. Credo che sia una misura di buon senso, su questo abbiamo una differenza di vedute che cercheremo di comporre. Sulla linea siamo allineati, i problemi sono stati sulla scelta, molto diversa”.
Il risentimento per +Europa
La coalizione Renzi-Calenda non si preoccupa dei sondaggi e delle percentuali e restano ottimisti su questo terzo polo. Mentre per la coalizione di centrosinistra è convinto che i 5 stelle torneranno ” due minuti dopo le elezioni” e sulla sua ex alleata Bonino dice: “La Bonino una volta mi disse una cosa che mi colpì molto: noi Radicali odiavamo quelli che venivano chiamati gli indipendenti di sinistra e li chiamavano i dipendenti di sinistra. Gli indipendenti di sinistra erano quelli che una volta il Partito comunista metteva nelle sue liste per far vedere che in fondo era aperto e democratico anche alle persone che non provenivano dal Partito comunista, ma che alla fine non contavano niente. Ecco, questo credo è il rischio che stiano correndo sia la Bonino che Cottarelli. Però è una scelta loro, sono persone di qualità, va bene così.”